La legge n. 145/2018 ha istituito e disciplinato l’imposta sui servizi digitali. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 14/E/2021, ha istituito il codice tributo ‘2700’ per il versamento, tramite modello F24, della citata imposta.
La legge di Bilancio 2025 ha modificato la disciplina di questa imposta, stabilendo che viene corrisposta tramite un versamento in acconto e uno a saldo.
I soggetti passivi, infatti, sono tenuti, entro il 30 novembre dell’anno solare di cui al comma 35-bis, al versamento di un acconto pari al 30% dell’ammontare dell’imposta dovuta per l’anno solare precedente. Il versamento a saldo dell’imposta va invece effettuato entro il 16 maggio dell’anno solare successivo a quello di cui al comma 35-bis.
Per consentire il versamento dell’acconto dell’imposta in parola l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 55/E del 7 ottobre 2025, ha istituito il codice tributo ‘2703’ denominato ‘Imposta sui servizi digitali - Acconto - art. 1, commi da 35 a 50, della legge n.145/2018 e s.m. - art. 1, commi 21 e 22, legge n. 207/2024’.
Per il versamento a titolo di saldo è utilizzato il codice tributo esistente ‘2700’ come di seguito ridenominato ‘Imposta sui servizi digitali - Saldo - art. 1, commi da 35 a 50, della legge n. 145/2018 e s. m. - art. 1, commi 21 e 22, della legge n. 207/2024’.
(Vedi risoluzione n. 55 del 2025)
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